Comuni “aperti” premiati dal voto

I Comuni “aperti” premiati dal voto: tutti rieletti i Sindaci che, con Refe, hanno comunicato ai loro cittadini i risultati del mandato

 Sono 9 le Amministrazioni comunali i cui Sindaci nelle ultime elezioni amministrative sono stati riconfermati dai cittadini, con una caratteristica in comune: hanno realizzato il Bilancio sociale di mandato che ha dato conto in modo rigoroso e puntuale di quanto realizzato durante il periodo amministrativo, ma soprattutto messo in evidenza – in certi casi utilizzando strumenti on line molto più smart e fruibili rispetto ai report cartacei – gli effetti positivi e i cambiamenti prodotti sulla comunità amministrata. A realizzare i report in tutti i casi è stata Refe, società milanese da anni impegnata sui temi della responsabilità sociale e della sostenibilità, dell’accountability e della partecipazione.

I comuni “aperti” che hanno visto riconfermati i Sindaci sono: Cesena e altri 3 Comuni dell’Unione della Valle del Savio (Bagno di Romagna, Mercato Saraceno, Montiano), Cornaredo, Paullo, Settimo Milanese (Milano), Malnate (Varese) e Azzano San Paolo (Bergamo). In totale una popolazione di 183 mila cittadini, che hanno potuto conoscere e valutare l’efficacia dell’azione amministrativa su una base informativa che ha coniugato rigore metodologico nella misurazione dei risultati ed efficacia comunicativa nella loro presentazione, in linea con quanto stabilito dalla Direttiva del Dipartimento della Funzione pubblica del Ministero dell’Interno già nel 2006.

“Al di là dei colori politici – commenta Cristiana Rogate, Presidente di Refe – questi risultati dimostrano che gli Enti che realizzano queste operazioni in una logica non strumentale, danno contenuto alla delega fiduciaria ricevuta dai cittadini, verificando come il dichiarato si è tradotto in praticato e comunicando, in modo trasparente e chiaro anche per i non addetti ai lavori, il grado di attuazione degli impegni e gli effetti prodotti sulla comunità. Il Bilancio sociale attiva un percorso di conoscenza reciproca e di dialogo costruttivo tra Amministratori e amministrati, particolarmente importante in questo panorama politico, su come è stata gestita la res publica, rinforzando fiducia e partecipazione. Un comportamento responsabile, in sintonia con l’Obiettivo 16 – Pace, giustizia e istituzioni forti – dell’Agenda 2030 dell’ONU.”